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Ambiente in Costituzione: un passaggio storico

Ho partecipato ad un voto storico: la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi sono entrate nella Costituzione italiana con voto definitivo alla Camera dei deputati.

È una bella notizia e un lavoro in cui abbiamo creduto fortemente perché una Costituzione che preserva il pianeta, protegge il futuro delle nuove generazioni. Cambiano così l'articolo 9 e l'articolo 41 della Costituzione:


Articolo 9: la Repubblica ora tutela anche l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato inoltre disciplina la tutela degli animali.


Articolo 41: l'iniziativa economica privata è libera, non si può svolgere in contrasto alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana e (novità) alla salute e all'ambiente.


La legge di revisione costituzionale è approvata in ultima lettura con 468 voti (1 contrario e 6 astenuti). Il risultato è, superiore ai due terzi (420), quindi la riforma entrerà in vigore a breve, dopo la pubblicazione, sulla base dell'articolo 138 della Costituzione.


Lucia Ciampi e Stefano Ceccanti hanno espresso in aula la posizione del gruppo del Partito Democratico.


Perché intervenire per la prima volta sui primi 12 articoli della Costituzione, sul cuore della prima parte? La polemica politica ha portato a vedere le due parti della Costituzione come due compartimenti stagni, proibendo interventi sulla prima. Su questa ci vuole certamente maggiore prudenza, gli interventi devono essere puntuali. Le due parti però non vengono differenziate per il procedimento di modifica.

Restiamo dei nani sulle spalle di giganti (i padri costituenti). Ma anche i nani, con interventi prudenti, sono chiamati a modificare quanto fatto dai giganti.


Sono tre i fattori chiave che vogliamo sottolineare al fine di cambiare il presente e il futuro del nostro pianeta: va rafforzata, anche nelle istituzioni, la consapevolezza e la necessità di lasciare un pianeta sano e vivibile a chi verrà dopo di noi, ed occorre agire perché la situazione non diventi irreversibile; il secondo fattore riguarda la tutela degli animali: da oggi la Costituzione riconoscerà il benessere animale.


Vogliamo ricordare che dal benessere fisico degli animali e dalla tutela degli ecosistemi deriva innanzitutto il benessere umano.


Infine, tutelare gli ecosistemi significa porre le basi per costruire nuovi modelli di società, capaci di coniugare ambiente, risorse, biodiversità e attività umane, non paesaggi statici, ma paesaggi sostenibili.


Con le modifiche apportate la Carta Costituzionale si evolve, ma non perde, anzi rafforza il suo spirito originario. Il suo obiettivo fu quello di costruire una democrazia moderna in un Paese diviso. Oggi la sua etica si rinnova, sancendo la necessità per la Repubblica di garantire la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.


Questa legge, per essere approvata, necessitava di quattro passaggi parlamentari. Averli portati a termine tutti in pochi mesi, in una legislatura oggettivamente complicata ed in piena pandemia, rappresenta un successo della buona politica, che a nome di tutte e di tutti, vogliamo rimarcare.






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