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Insieme per difendere Forte Bravetta e la memoria dei suoi martiri!


Pina Renzi stava per compiere cinque anni il giorno in cui uomini armati entrarono nella sua casa per strappare per sempre a lei e a tutta la sua famiglia il padre Paolo. Da quel giorno non ha piú festeggiato il suo compleanno, me lo ha raccontato oggi con gli occhi pieni di emozione indicando il primo nome in alto da destra, nel monumento che Roma ha tributato "agli eroici patrioti che durante l'occupazione nazista furono fucilati accendendo con il sublime sacrificio della loro vita la fiaccola della resistenza e della riscossa nazionale". Un monumento che solo poche settimane fa un eletto del M5S di nome Massimiliano Quaresima è arrivato a definire in consiglio municipale un “sasso con un lumicino”. Nell'abbandono e nel degrado che avvolge oggi Forte Bravetta ci sono tutte le ragioni della nostra battaglia per porre fine al più presto a questa amministrazione senza qualità e senza cultura che non solo non è capace di risolvere i problemi dei cittadini romani ma che non riesce nemmeno a rispettare la storia di Roma e onorare la memoria dei nostri martiri. Oggi Pina ha attraversato tutta la città, nonostante il blocco del traffico, per riuscire a partecipare alla bella manifestazione che tutte le associazioni, i movimenti, i partiti e le realtà antifasciste del territorio hanno promosso insieme. E per me è stato un onore essere al suo fianco. 


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