
Il Governo Meloni sta toccando il punto più basso in assoluto nel sottovalutare l’importanza dei trasporti nella vita delle persone
- Andrea Casu

- 12 minuti fa
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Solo un anno fa, sulla Metro C di Roma, il Governo Meloni aveva tagliato 425 milioni di euro, rischiando di compromettere il completamento di un’opera fondamentale per la mobilità della Capitale, poi salvata grazie a un nostro emendamento votato all’unanimità. Oggi il governo ci riprova, con un nuovo taglio di 50 milioni, che mette nuovamente in pericolo l’opera.
Ma non ci sono solo tagli alle metropolitane, come quelle di Roma, Milano e Napoli.
Questa è una manovra che colpisce tutto il sistema dei trasporti e penalizza pendolari, sindacati, enti locali e imprese, senza garantire gli 800 milioni necessari per potenziare il Fondo nazionale trasporti: le scelte sbagliate del governo taglieranno servizi e aumenteranno le disuguaglianze tra chi vive nelle aree centrali dei grandi nuclei urbani e chi, nelle periferie o nelle aree interne, resta senza alternative all’auto privata.
E mentre viene messo a repentaglio il diritto alla mobilità dei cittadini, vengono ridotti sensibilmente i fondi per la mobilità sostenibile, le ciclovie urbane e lo sviluppo infrastrutturale, necessari anche per migliorare la sicurezza stradale, salvare vite e ridurre danni economici legati agli scontri sulle strade.
Grazie a Fabrizio Fasanella e a Linkiesta per avermi dato l’opportunità di evidenziare, su Greenkiesta, le lacune di una manovra inadeguata che ignora le crisi dei trasporti e del clima, ed è l’ennesimo duro colpo alle città italiane. Per leggere l’articolo ➡️ https://www.linkiesta.it/2025/10/manovra-tagli-trasporti-metro-ambiente-bilancio-citta/









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