A Primavalle per la posa di sei pietre d'inciampo che terranno viva la memoria della famiglia Coen
Alle "casette rosse" di #Primavalle, dove il regime fascista relegava gli “ultimi e indesiderati”, vivevano i Coen, famiglia di umili commercianti di religione ebraica.
Tra il febbraio e il maggio 1944, a pochi giorni dalla Liberazione, sei membri della famiglia furono arrestati e deportati ad Auschwitz: morirono la madre Elvira, il piccolo Alvaro, i fratelli Armando e Alberto, e il padre Salomone Saul, che il quartiere conosceva come Pacifico.
Riuscì a salvarsi solo la figlia Graziella, liberata il primo maggio 1945 a Ravensbrück, insieme a Liliana Segre, la nostra futura senatrice a vita.
Una splendida luce illumina oggi Piazza San Zaccaria Papa mentre posiamo le sei pietre d'inciampo che terranno sempre viva la memoria della famiglia #Coen, strappata alla propria vita e alla propria casa dall'orrore nazifascista.
Grazie al comitato e a tutte le persone che insieme hanno lavorato per rendere possibile questa giornata così importante.
Per la nostra storia e per il nostro futuro.
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