A domo nostra, radici sarde e orizzonti nel mondo: ottavo congresso della FASI ad Alghero
- Andrea Casu

- 20 ott
- Tempo di lettura: 2 min
A domo nostra: radici sarde e orizzonti nel mondo. Chi come me è nato e cresciuto da genitori sardi a Roma, o nelle altre mete dell’emigrazione nel continente, vive con orgoglio una doppia identità: sente forte il legame con le proprie radici, così come si ritiene parte integrante della comunità che ha accolto la propria famiglia.
Per questo ho scelto di iscrivermi all’Associazione “Il Gremio dei Sardi di Roma” ed è stata una doppia emozione poter intervenire per portare un saluto da parlamentare eletto a Roma che oggi ricopre il ruolo di vicepresidente della Commissione Trasporti all’ottavo congresso nazionale della FASI, la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, al cinema Miramare di Alghero, proprio nella città dove, nel 1972 iniziarono i lavori della prima conferenza.
Le battaglie per garantire effettivamente a tutte e a tutti il diritto costituzionale alla continuità territoriale, per contrastare lo spopolamento e il declino demografico ed economico, non riguardano solo la Sardegna ma tutte le isole e le aree interne dove, nonostante lo straordinario progresso tecnologico e gli investimenti di questi anni, le opportunità e i diritti non stanno crescendo ma per troppi cittadini restano ferme, se non addirittura rallentano.
Oggi più che mai la FASI deve essere unita anche per contribuire ad aprire gli occhi in tutta Italia sulla gravità della crisi dei trasporti e della mobilità che dobbiamo affrontare e superare che è, ogni giorno che passa, una questione nazionale sempre più grande che nessuno conosce meglio di noi che veniamo dalla Sardegna.
Per questo spero con tutto il cuore che, superato il congresso vero e vivace che li ha visti contrapposti, il Presidente Bastianino Mossa e Sara Nicole Cancedda possano lavorare insieme per scrivere uniti una nuova pagina di impegno comune per la Sardegna e per l’Italia.















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