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Strage di Bologna, 43 anni fa l'attentato alla stazione ferroviaria

Ore 10.25


Proprio in questo esatto momento, 43 anni fa, una bomba di matrice neofascista, nascosta in una valigia abbandonata, esplose nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione ferroviaria di Bologna.

Lo scoppio fece crollare la struttura sovrastante e trenta metri di pensilina, investendo due vetture di un treno e causando 85 vittime e oltre 200 feriti. Una scena straziante, rimasta impressa per molto tempo nella mente di tutte e tutti noi. Anche di chi, come me, è nato dopo quel giorno e ha imparato a conoscerlo attraverso le lenti della storia e della memoria collettiva del Paese.

Perché, come ha ricordato oggi il Presidente Mattarella "le immagini della stazione di Bologna, la mattina del 2 agosto 1980, ci hanno restituito un’umanità devastata da una ferocia inimmaginabile, da un terrore che ambiva a pretendersi apocalittico. Il ricordo di quelle vittime è scolpito nella coscienza del nostro popolo. Una ferita insanabile nutre la memoria dell’assassinio commesso".


Anche per questo motivo, nel giorno in cui come ogni anno rivolgiamo il nostro pensiero alle vittime, alla Camera dei deputati discuteremo e voteremo la Mozione che abbiamo presentato, a prima firma Andrea De Maria, con cui chiediamo al Governo di impegnarsi per garantire lo svolgimento dei processi ancora non conclusi e proseguire la desecretazione degli atti e il finanziamento degli interventi per la gestione, la ricerca e la consultazione dei documenti digitalizzati necessari per ottenere finalmente giustizia sulle stragi che hanno insanguinato l'Italia.


Un impegno ancora tremendamente attuale, che deve riguardare tutti e tutte e non deve mai cessare.



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