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Liberiamo Ilaria Salis: al sit-in davanti all'ambasciata ungherese

Ilaria Salis è un’insegnante di 39 anni di Monza detenuta da 11 mesi in un carcere di massima sicurezza in Ungheria, con l'accusa di aver aggredito alcuni neonazisti durante una manifestazione in ricordo delle azioni delle SS nella Seconda Guerra Mondiale.


Nonostante lei abbia sempre dichiarato la sua innocenza è costretta ogni giorno a subire umiliazioni di ogni genere, vivendo in condizioni disumane. I suoi avvocati non hanno mai potuto vedere alcuna prova, in palese e aperta violazione dei principi cardine che il diritto ha codificato nell’ultimo millennio per garantire l’inviolabilità della persona.


Per questo anche a Roma, di fronte all’ambasciata ungherese, siamo scesi in piazza per chiedere il ritorno di Ilaria Salis in Italia e denunciare la gravissima violazione dei diritti umani che il Governo Orbán sta contribuendo a perpetrare nei suoi confronti. Il Governo Meloni deve rispondere alle nostre interrogazioni e intervenire subito.


Non è in gioco solo la sua vita. Ma la direzione del futuro dell’Europa e di tutte e tutti noi.



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