Insieme a Cecilia D'Elia, Marianna Madia e Filippo Sensi in visita al carcere di Regina Coeli in occasione dell'iniziativa PD “Bisogna aver visto”
Insieme a Cecilia D'Elia, Marianna Madia e Filippo Sensi questa mattina in occasione dell’iniziativa di oltre quaranta parlamentari del Partito Democratico “Bisogna aver visto” abbiamo visitato la casa circondariale di Regina Coeli in Via della Lungara, un estremo rappresentativo delle condizioni delle carceri italiane: nonostante la professionalità e la dedizione della direzione, del personale di polizia, dell'area educativa e di quella sanitaria, il penitenziario sta scoppiando, con 1133 detenuti. Quasi il doppio della capienza ufficiale.
Anche le sale dedicate alla socialità e alle attività trattamentali sono ormai utilizzate per l'accoglienza dei detenuti in arrivo. Con gli spazi a disposizione dei detenuti, si riducono anche le possibilità operative del personale di polizia, di gran lunga inferiore alla pianta organica e falcidiato da assegnazioni e distacchi negli uffici ministeriali. Abbiamo visto condizioni detentive obiettivamente degradanti: stanze molto piccole con tre letti a castello, in particolare nella sezione dedicata ai nuovi ingressi.
Servono interventi urgenti per migliorare le condizioni di detenzione e di lavoro del personale, a partire da misure che riducano gli ingressi e le presenze in carcere, facilitando le misure alternative alla detenzione a fine pena o per i reati minori. Tutto il contrario di quello che sta facendo il governo, con la proliferazione di reati inutili, l'aggravamento delle pene esistenti e lo strangolamento dei servizi sociali e sanitari territoriali che costituiscono l'ossatura di un'alternativa alla trasformazione delle carceri in discariche sociali.
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