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Giorno del ricordo

«Le sparizioni nelle foibe o dopo l'internamento nei campi di prigionia, le uccisioni, le torture commesse contro gli italiani in quelle zone, infatti, colpirono funzionari e militari, sacerdoti, intellettuali, impiegati e semplici cittadini che non avevano nulla da spartire con la dittatura di Mussolini.


E persino partigiani e antifascisti, la cui unica colpa era quella di essere italiani, di battersi o anche soltanto di aspirare a un futuro di democrazia e di libertà per loro e per i loro figli, di ostacolare l'annessione di quei territori sotto la dittatura comunista».


Alla conclusione della Seconda guerra mondiale, un grande numero di istriani, fiumani, dalmati e altri italiani furono deportati e assassinati nelle Foibe. Nel #GiornodelRicordo, istituito vent'anni fa attraverso una legge che abbiamo rinnovato questa settimana con il voto alla Camera, rendiamo omaggio alla memoria di tutte le vittime, come ha fatto il Presidente Mattarella con le sue parole, affinché le atrocità del passato non si ripetano mai più.


Il mio intervento in Aula ➡️ https://youtu.be/RYGBy92HKWg?si=M_-nObMnLiiAQaKL



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