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Delegazione PD visita area femminile carcere Rebibbia servono risorse e progetti rieducativi

Questa mattina insieme a una delegazione del Partito Democratico composta dalle colleghe parlamentari Debora Serracchiani, responsabile Giustizia della segreteria nazionale, Michela Di Biase, Cecilia D'Elia e da Devis Dori, Deputato di Avs, abbiamo visitato l’area femminile del carcere di Rebibbia, la più grande d’Europa. Con noi anche la garante dei detenuti di Roma Valentina Calderone.


Abbiamo avuto incontri con la direttrice Fontana, il comandante della Polizia Penitenziaria Marghella e il personale che opera nel penitenziario. La visita ed i colloqui hanno messo in luce numerose criticità che vanno dalla carenza di organico per la polizia penitenziaria all’insufficienza delle risorse non solo per finanziarie progetti rieducativi ma anche la stessa manutenzione ordinaria della struttura.

In particolare, appare estremamente necessario trovare una soluzione che tenga conto, per le detenute con problemi psichiatrici ricoverate nel reparto infermeria della struttura, la cui visita ci ha profondamente colpito, del diritto a cura e assistenza che risulta incompatibile con la detenzione in carcere nonostante l’impegno e la dedizione del personale in questa come in tutte le altre aree del carcere visitate tra cui il nido e l’area destinata alle madri con bambini. Sul punto, ribadiamo la necessità che le madri detenute ed i loro bambini non stiano in carcere.


Un ringraziamento speciale ai dirigenti e agli operatori della struttura. Favorire, incentivare i progetti fondati su scuola e percorsi formativi per il lavoro è indispensabile e urgente se si vuole dare concretezza alla funzione rieducativa. Sarà nostra cura inoltre proporre iniziative legislative che costituiscano una alternativa al carcere per le detenute che hanno una situazione psicofisica incompatibile con la detenzione.


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