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Da due anni con il popolo ucraino contro l'invasione criminale di Putin

La sera prima del 24 febbraio del 2022 mi sono imbarcato a Civitavecchia insieme ai miei genitori e a mio fratello. Nonna Maddalena ci aveva appena lasciato, eravamo con lei anche nel suo ultimo viaggio in Sardegna. Durante la navigazione siamo stati in cabina, avvolti nei nostri pensieri, con i telefoni disconnessi. Ci siamo svegliati in un mondo improvvisamente cambiato, vedendo sugli schermi delle tv accese nei saloni del traghetto immagini che sembravano di un film, ma non era un film, era la guerra, la guerra in Ucraina.


Arrivati a Berchidda, nel nostro paese, la prima chiamata che ho ricevuto è stata del Segretario Enrico Letta, già al lavoro per organizzare il giorno stesso una grande manifestazione davanti all’ambasciata Russa per protestare contro la guerra di Putin. Dalla parte del popolo ucraino, della democrazia, della libertà e della pace contro l’assurda e folle scelta di farci precipitare in questo conflitto.


Ho preso il primo aereo per tornare a Roma, per esserci, per prendere parte. Perchè quella guerra non riguardava e non riguarda solo l’Ucraina, riguarda tutte e tutti noi, la direzione del nostro futuro.


Oggi a distanza di due anni esatti sarò di nuovo in piazza a Roma al fianco della comunità Ucraina perché la nostra posizione non è mai cambiata, come dimostra la mozione votata in Parlamento da tutto il Partito Democratico guidato oggi dalla segretaria Elly Schlein.


Sono passati due anni di orrore che non cambiano di una virgola il giudizio di condanna verso l’aggressore e non permettono passi indietro nel pieno sostegno alla difesa dell’Ucraina. Al tempo stesso è necessario un deciso passo avanti dell’Italia e dell’Europa nel costruire per via diplomatica e politica la pace giusta e sicura che tutto il popolo ucraino merita.



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