CREA! L'Italia che faremo. Ci vediamo a Iseo il 22 e 23 settembre
L’Italia che saremo dipenderà da quanto faremo in questo decennio per contrastare diseguaglianze e disoccupazione, per sostenere gli investimenti del PNRR e l’innovazione, per promuovere la sostenibilità e per ricostruire l’Europa della solidarietà, dell’inclusione. Si tratta di sfide centrali per il Partito Democratico. L’Italia che saremo dipenderà dalle idee e dalla forza delle democratiche e dei democratici.
Il Partito Democratico oggi ha infatti tre compiti principali: animare una opposizione dura e intransigente al governo più a destra della storia della Repubblica, che intende smantellare lo Stato sociale e dividere irreparabilmente il Paese, che non fa nulla per contrastare le crescenti discriminazioni; proseguire un percorso costituente, che irrobustisca la nostra identità e rafforzi la capacità di raccogliere e mobilitare le forze attive della società attorno a un progetto di innovazione e cambiamento; rappresentare una credibile prospettiva per dare all’Italia un governo democratico, progressista ed europeista alle prossime elezioni politiche.
Noi crediamo che questi compiti debbano essere svolti insieme. Ma siamo allo stesso tempo convinti che la priorità sia aprire un grande confronto su come dare all’Italia un governo di progresso e riforme, che dia un senso di prospettiva al nostro compito di opposizione e consenta di costruire il nuovo PD su un’agenda per l’Italia del futuro. Un’Italia saldamente al centro dell’Europa, anima del processo di integrazione verso un’Unione europea politica, federale e democratica, in grado di affrontare le grandi sfide che ci attendono, e dunque fiera avversaria di ogni tentazione nazional-sovranista. Un’Italia che sostenga l’impresa e la ricerca come motore di innovazione e di crescita. Un’Italia che rimetta al centro delle proprie politiche la dignità del lavoro e combatta la povertà, non i poveri. Un’Italia solidale e inclusiva, aperta e coraggiosa.
Per raggiungere questi obiettivi, dobbiamo guardare al futuro del nostro Paese e concentrarci sull’Italia che saremo. Sull’Italia che faremo. Dobbiamo essere progressisti nei valori e riformisti nel metodo, rinnovando lo spirito che ha animato la nascita dell’Ulivo e del Partito Democratico. Con quella stessa capacità di interpretare i bisogni del Paese senza paura di cambiare quel che va cambiato. Con la stessa concretezza e la stessa spinta ideale.
Dobbiamo aprire un cantiere di idee, di creatività, di concretezza e metterlo al servizio della comunità democratica. Ne parleremo insieme a protagonisti della politica, dell’economia, della società e del mondo accademico e intellettuale il 22 e 23 settembre a Iseo (BS).
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