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Ai ferri corti: il Governo Meloni abbandona il Trasporto Pubblico nella Legge di Bilancio

  • Immagine del redattore: Andrea Casu
    Andrea Casu
  • 14 nov
  • Tempo di lettura: 1 min

Garantire a tutte e tutti una mobilità efficiente, sicura e sostenibile non è solo una priorità del Partito Democratico: è un diritto fondamentale, che determina il tempo necessario per accedere a tutti gli altri diritti.


È stato un vero piacere partecipare all’iniziativa dei GD Roma #AiFerriCorti e confrontarmi con tante e tanti giovani, con idee e proposte concrete per il futuro dei trasporti di Roma e dell’Italia, insieme a Eugenio Patanè, Michela Califano, Giovanni Zannola , Mario Sala, Enzina Fasano e con Jacopo Augenti e Gabriele Vernucci.


Da un lato, le nuove generazioni chiedono più trasporto pubblico locale, più piste ciclabili, maggiore sicurezza stradale e tariffe accessibili; dall’altro, Meloni e Salvini, nella manovra, riducono risorse per le metropolitane di Roma, Milano e Napoli e diminuiscono i fondi per la mobilità sostenibile, le ciclovie urbane e lo sviluppo infrastrutturale fondamentale per la sicurezza sulle strade. Niente nemmeno per garantire il trasporto gratuito per gli studenti e il diritto al ritorno a casa dei fuori sede come chiesto dal Partito Democratico.


Senza contare che non viene aumentato il Fondo nazionale trasporti degli 800 milioni necessari e si mette a rischio il rinnovo dei contratti delle lavoratrici e dei lavoratori del Tpl.


Grazie ai Giovani Democratici Roma, a tutte e tutti i partecipanti per aver reso possibile questo importante momento, che dimostra come sia possibile costruire, anche di fronte a un Governo che ignora la crisi dei trasporti, un impegno comune per il diritto alla mobilità e alla sicurezza stradale.


Ed è ancora più bello, se a farlo sono tante e tanti giovani.


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