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Agenzie di viaggio education: la risposta in Aula all'interrogazione PD

Mi rendo conto che in un momento così drammatico, nel pieno della battaglia della pandemia e con un conflitto tremendo che attraversa l’Europa è complesso affrontare qualunque altro tema. Però io penso che sia molto importante quello che abbiamo sentito oggi in Aula dal Ministro Garavaglia, i provvedimenti che il governo Draghi sta prendendo, l’azione che anche il Ministro Bianchi intende portare avanti per riportare a una nuova normalità il mondo della scuola e tutti i settori che ad esso sono legati.

Le agenzie del settore Education sono state le prime ad essere bloccate per decreto dal Covid-19. Insieme all’onorevole Flavia Piccoli Nardelli ho presentato nel dicembre 2021 questa interrogazione per chiedere l’intervento e l’azione del governo su un settore molto importante per il nostro paese: sono 1.000 le agenzie italiane che propongono viaggi d'istruzione nella loro offerta. Di queste, 150 hanno come attività prevalente l'Education (viaggi d'istruzione, corsi di lingua all'estero, stage e altro). Il fatturato è stimato in 1 miliardo di euro l'anno; il comparto occupa circa 8.000 lavoratori diretti e circa 40.000 se si considera l'intera filiera. Ringrazio il Ministro per le risposte di oggi e sottolineo 3 aspetti su cui è necessario portare avanti la nostra azione:


Il termine di uscita ufficiale dalle limitazioni di viaggio e il riconoscimento del blocco dei viaggi d'istruzione per legge, e quindi quale modalità per recuperare quanto perso. Il fatto che le agenzie di viaggio di turismo scolastico siano state bloccate per più di un anno per legge (dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2021) e la normativa dei viaggi d'Istruzione li ha di fatto ulteriormente bloccati indirettamente da ottobre 2021 a marzo 2022. Questo fatto si associato a un sostegno specifico per questi operatori che hanno gravi problemi di liquidità.


La gestione dei voucher ancora aperti. I fornitori esteri non hanno rimborsato le agenzie, che invece si sono ritrovate a dover restituire gli anticipi delle scuole e fra poco tutti i voucher, lasciando persino decadere la salvaguardia del "fatti salvi i rapporti", ovvero del fatto che i bandi assegnati e sospesi a causa della pandemia andavano ripresi successivamente ad essa, in modo da sostenere parte di questo sforzo.


L'uso dei fondi europei ancora esistenti da finalizzare a progetti di mobilità nazionale e internazionale, valutando anche la possibilità di riorientare risorse rimaste dai fondi europei PON scuola non spesi per la pandemia, tutti su attività per scuole con mobilità, con il doppio risultato di sostenere un settore economico e di fare del bene, molto bene, agli studenti.


Ed è agli studenti che dobbiamo pensare, alla responsabilità che abbiamo verso una generazione che ha perso negli ultimi mesi un’emozione unica, la possibilità dei primi viaggi non solo con la propria famiglia ma insieme a una comunità sociale più ampia, insieme agli insegnanti, alle compagne e ai compagni di scuola. Le prime gite scolastiche sono un ricordo indelebile nella memoria di ciascuno di noi che per questi ragazzi covid ha cancellato. Il nostro compito, come Governo e Parlamento insieme, è agire quanto più celermente possibile per garantire che queste esperienze fondamentali vengano recuperate al più presto nell’interesse delle nuove generazioni e quindi di tutti noi. Nel mondo difficilissimo che stiamo affrontando ci serviranno.







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