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48 anni fa la strage di piazza della Loggia: per non dimenticare mai

È la mattina del 28 maggio del 1974. A Brescia, in piazza della Loggia, nonostante la pioggia incessante si tiene la manifestazione sindacale contro il terrorismo neofascista.


Il sindacalista della Cisl, Franco Castrezzati, preferisce essere puntuale e alle 10,00 inizia a parlare ai manifestanti presenti. Parla dodici minuti poi uno scoppio lo interrompe.

Un chilogrammo di esplosivo, accuratamente nascosto in un cestino di metallo, deflagra facendo piombare la piazza nel caos.

La gente urla e scappa da quello che, a tutti gli effetti, è l'ennesimo tentativo dei neofascisti di fare una strage.


Nella confusione generale interverrà anche la Celere, si sfiora lo scontro frontale con gli attivisti, ma questi fortunatamente bloccano la manovra sul nascere.


Sono 102 le persone che rimangono ferite, otto invece le vittime di piazza della Loggia: Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottardi, Alberto Trebeschi, Clementina Calzari, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti e Vittorio Zambarda.


Oggi, 48 anni dopo quella strage, è a loro e alle loro famiglie che va il pensiero di tutte e tutti noi. Perché il nostro dovere è non dimenticare mai le ferite della nostra storia e le vittime che hanno generato.


28 maggio 1978





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