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Emergenza idrica: anche Galletti chiede l'intervento della Raggi, dal Ministero 240 milioni per


“Lo scorso 28 luglio è stata, dunque, raggiunta un’intesa ed emanata dalla Regione Lazio un’ordinanza che impone ad Acea ATO 2 di azzerare ogni prelievo dal bacino del lago di Bracciano a partire dal 1° settembre 2017; di limitare il prelievo alla soglia massima di 400 litri al secondo a partire dal giorno 29 luglio fino al 10 agosto; di limitare il prelievo alla soglia massima di 200 litri al secondo a partire dall’11 agosto e fino al 31 agosto; di trasmettere alla competente Direzione regionale i dati giornalieri del livello idrometrico del lago. Si continuerà, comunque, a lavorare nella ricerca di soluzioni alternative. Ritengo, a tal proposito, necessari interventi funzionali a ridurre drasticamente le perdite di rete ed a mettere in sicurezza le fonti e gli acquedotti principali che alimentano Roma e i Comuni limitrofi, con investimenti significativi che devono trovare spazio nel Piano Industriale aggiornato di ACEA e che fino ad oggi non erano presenti.”

Durante l’audizione nella commissione Ambiente guidata da Ermete Realacci il ministro Galletti ha evidenziato nuovamente tutte le preoccupazioni che avevamo espresso già domenica sull’emergenza idrica che rischia di lasciare presto Roma senz’acqua, sottolineando ancora una volta il ruolo centrale dei Comuni nella gestione del servizio idrico integrato e richiamando Roma Capitale ed Acea alle proprie responsabilità. Ora che è anche il Ministro a chiederle di prendere posizione Virginia Raggi non può continuare a tenere la testa nascosta sotto la sabbia e fare finta che la questione non la riguardi. In tema di lotta agli sprechi Galletti ha aggiunto come il Ministero abbia già destinato risorse pari a circa 240 milioni di euro per l’attuazione di interventi relativi alla sostituzione, ammodernamento ed efficientamento delle adduttrici e delle reti di distribuzione idropotabile (oltre ai circa 500 milioni per interventi nel settore fognario e depurativo). Il governo Gentiloni è in prima linea per la risoluzione del problema ma serve la collaborazione di tutte le Istituzioni, a cominciare da Roma Capitale. Oggi l’indagine parlamentare continua con l’audizione del Ministro Martina.

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