11 luglio 1995: 28 anni fa il genocidio di Srebrenica
L'11 luglio del 1995 le forze serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladić invasero la città di Srebrenica, fino a quel momento dichiarata “zona protetta” dalle Nazioni Unite.
Sotto gli occhi dei Caschi Blu dell’ONU, le truppe serbo-bosniache perpetrarono lo spietato massacro di oltre otto mila uomini e ragazzi musulmani bosniaci tra i 12 e i 77 anni, che vennero trucidati e gettati in fosse comuni.
Altre 20 mila persone tra donne, anziani e bambini, furono deportate. E non mancarono stupri e violenze.
Sono passati 28 anni dal genocidio di Srebrenica, e ancora oggi ogni anno nuovi corpi vengono rinvenuti nelle fosse comuni e identificati, mentre i sopravvissuti e le sopravvissute commemorano per tre giorni le vittime ripercorrendo a ritroso alla vigilia di questo giorno il percorso compiuto allora da chi cercava di sfuggire alla strage.
Abbiamo il compito di ricordare tutte e tutti il genocidio di Srebrenica affinché non si ripeta ciò che è accaduto allora.
Non dobbiamo mai più voltarci dall'altra parte e continuare ad intervenire sempre a sostegno di chi sta subendo l’orrore. Non lasciarlo mai solo. Solo così potremo costruire un futuro di pace, libertà e giustizia.
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