Il contrasto alla ludopatia attraverso i nudge
La #ludopatia in Italia è un problema da non sottovalutare.
Ci sono 1,3 milioni di cittadini italiani alle prese con la dipendenza dal gioco d’azzardo. Persone che quotidianamente mettono a repentaglio la loro vita e quella delle loro famiglie. Un dramma che riguarda anche tanti giovani psicologicamente provati dalle conseguenze economiche e sociali della pandemia.
Un fenomeno di cui si parla ancora troppo poco. Per questo motivo con Leonardo Cecchi abbiamo organizzato l’agorà “Il contrasto alla ludopatia attraverso i nudge” alla quale hanno partecipato relatori esperti e voci autorevoli come Barbara Funari, Marco Furfaro, Gian Paolo Manzella, Antonella Ciaramella, Simona Neri, Don Armando Zappolini, Roberto Pozzoli, Fabrizio Premuti, Laura Venittelli, Massimiliano Monnani e Cristiano Iurilli.
Insieme abbiamo richiamato l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di studiare strumenti innovativi per contrastare il fenomeno a partire da soluzioni già esistenti che però non hanno avuto modo di essere valorizzate fino in fondo.
In particolare, quello che possiamo fare oggi è utilizzare la metodologia innovativa dei #nudge, ovvero una serie di strumenti in grado di incoraggiare i cittadini a fare le scelte migliori per loro, e applicarla al Registro Unico delle Autoesclusioni. Il RUA è un sistema che dal 2019 permette alle persone con questo disturbo di autoescludersi dal gioco d’azzardo ma che, tuttavia, ha mostrato nel tempo numerose lacune in termini di accessibilità.
Con le diverse tecniche delle “spinte gentili” possiamo finalmente riformulare un registro scientificamente ideato per incentivare i cittadini a rischio ad escludersi in maniera spontanea dal gioco d’azzardo e cominciare finalmente una vita migliore.
Comments