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Giorno del Ricordo: è impegno di civiltà rinnovare la memoria

Al termine della seconda Guerra Mondiale, migliaia di istriani, fiumani, dalmati e altri italiani furono deportati ed uccisi nelle foibe.


Ricordare è un nostro dovere per permettere alle future generazioni di ricostruire un mondo basato sul rispetto reciproco, sulla pace e la democrazia.


“I crimini contro l'umanità del secondo conflitto mondiale non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo, ma continuarono nella persecuzione e nelle violenze del regime comunista.”

Sergio Mattarella




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