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Economia ferma: Giorgia Meloni smetta di tenere la testa sotto la sabbia

  • Immagine del redattore: Andrea Casu
    Andrea Casu
  • 1 set
  • Tempo di lettura: 1 min

I dati ISTAT parlano chiaro: l’economia si è fermata e le disuguaglianze crescono.


Anche se alcuni indicatori restano positivi grazie alle risorse del PNRR, conquistate dai governi di centrosinistra, l’aumento del lavoro povero e precario è un’aggravante per il Governo Meloni.


Fa venire la pelle d’oca sentire esponenti della maggioranza parlare dei dati sull’occupazione femminile senza spiegare che una donna su tre lavora part-time, e la metà guadagna meno di 8.000 euro lordi l’anno. Questo dimostra che c’è un problema devastante nel mondo del lavoro che riguarda soprattutto donne e giovani, da affrontare subito.


Di fronte alla fuga dei neo laureati verso l’estero, non possiamo consolarci con la crescita dell’occupazione degli over 50. Questo Governo sta bruciando intere generazioni e, per invertire la rotta, serve una svolta radicale, a partire dall’introduzione del salario minimo.


Anche se Giorgia Meloni preferisce tenere la testa sotto la sabbia e ignorare la realtà, negli ultimi tre anni la vita degli italiani è peggiorata, come dimostrano i sei milioni di persone che nel 2024 hanno rinunciato alle cure, le difficoltà crescenti che stanno affrontando le persone che vivono nelle aree interne, sempre più colpite dalla crisi dei trasporti, e le imprese che stanno pagando il prezzo dei dazi di Trump.


Per rivedere i mie interventi a Coffee Break su La7 con Marco Piccaluga ➡️ https://youtu.be/tOFcW8kAKfE?si=Kzq6xFsABE_21Go5



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