Dl Sud: maggioranza contro scorrimento graduatorie per cancellare tagli al Trasporto Pubblico Locale
“Intervengo per presentare quest'ordine del giorno all'Aula e anche per richiamare l'attenzione su un elemento positivo di questo decreto, ma fatto nel modo sbagliato. Siamo all'articolo 19, 2.200 assunzioni per le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, per le città metropolitane, le province, le unioni dei comuni. Vengono previsti dei nuovi concorsi e degli oneri, 11 milioni di euro, che verranno tagliati al Trasporto Pubblico Locale, al fondo con cui si finanzia il Trasporto Pubblico Locale.
In questo momento, nelle audizioni in Commissione stiamo assistendo al grido di dolore di un settore costretto a fronteggiare le conseguenze della crisi climatica, il boom turistico, l'aumento dei costi con risorse che sono già insufficienti.
Servono subito almeno 700 milioni di euro in più per indicizzare il fondo all'inflazione pregressa e programmata per il 2023 e 900 milioni di euro per il rinnovo dei contratti per quei lavoratori e quelle lavoratrici che nelle metro, nei bus, nei treni e nelle stazioni sono costretti a subire sempre più spesso anche vere e proprie aggressioni, violenze, frutto anche dell'esasperazione di cittadini costretti a vivere con un trasporto pubblico sempre più insostenibile.
Qui, invece di dare un segnale forte di sostegno, di apertura, di finanziamento, diamo un segnale sbagliato, devastante, andiamo a tagliare le risorse destinate al trasporto pubblico locale. I soldi ci sono, ci possono essere, lo abbiamo indicato chiaramente. L'aumento dell'IVA sul caro carburante ha comportato maggiori entrate, potrebbero essere rese immediatamente disponibili, ma dobbiamo cercare soprattutto di non tagliare quello che è attualmente previsto.
Quando poniamo il tema, lo abbiamo fatto in molte sedi, del rinnovamento e del rafforzamento della Pubblica Amministrazione, che possono essere raggiunti anche mediante lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi unici in corso di validità, non lo facciamo solo per aprire le porte a una nuova generazione di competenze, di esperienze, di professionalità, a decine di migliaia di giovani che hanno già fatto i concorsi e che potrebbero intervenire subito, non lo facciamo solo perché è la soluzione più rapida, economica ed efficace per rispondere alle esigenze del turnover, alla fame di personale, specialmente nel Mezzogiorno, lo facciamo perché sappiamo che in determinate condizioni - questo è uno di quegli esempi - non farlo comporta dei costi immediati, costi che devono essere coperti, costi che devono essere coperti con dei tagli.
Ora, se non siete d'accordo con noi e non siete nemmeno d'accordo con voi stessi che, quando eravate all'opposizione, invocavate lo scorrimento delle graduatorie - ricordo i tweet della Presidente Meloni, allora alla guida di Fratelli d'Italia, che incalzava il Governo, chiedeva gli scorrimenti - potete non farlo, potete non scegliere questo strumento, ma una cosa dovete mettere chiaramente in evidenza, cioè che, se volete portare avanti questo spreco di risorse, perché di spreco di risorse si tratta, almeno la richiesta è di non utilizzare le risorse del trasporto pubblico locale, del diritto alla mobilità dei cittadini e delle cittadine.
Vede, cara Presidente - per suo tramite, mi rivolgo al Ministro, ai rappresentanti del Governo e anche al presidente Rizzetto - c'è una sola cosa peggiore dell'essere inutili ed è l'essere dannosi.
Io penso che in quest'Aula non siano inutili i nostri Ordini del Giorno ma che sia dannoso il comportamento di una maggioranza che, invece di aprirsi al confronto parlamentare nei limitatissimi spazi che ci sono concessi in questa legislatura che ha il record di decreti e fiducie, sceglie di trincerarsi dietro a una raffica - lo ha detto bene il collega Amendola - di “no” a prescindere.
Questa, invece, può essere un'occasione per fare un passo in avanti concretamente, per rivendicare il lavoro che è stato fatto anche nella Commissione Affari Costituzionali e nella Commissione lavoro, quando abbiamo introdotto emendamenti migliorativi ai decreti PA1 e PA2 proprio per riconoscere il principio delle convenzioni come strumento per le pubbliche amministrazioni, laddove è possibile, laddove ci sono queste competenze, laddove ci sono le condizioni per poterlo fare. In questa occasione, potrebbe voler dire mandare da quest'Aula un doppio messaggio positivo: da un lato, risparmiare ogni taglio al trasporto pubblico locale e, dall'altro, poter dotare subito la pubblica amministrazione delle nuove energie di cui ha bisogno.
Si può fare, però bisogna volerlo fare”
Il mio intervento in Aula
Comentarios