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Una città a misura di bambino è migliore per tutti, per costruirla partiamo dalle ferite più profond


Ringrazio Andrea Iacomini, portavoce dell’UNICEF, per aver accolto il mio invito stamattina a visitare insieme ad Ostia una delle ferite aperte più profonde del nostro territorio. Dopo aver aderito e sottoscritto il manifesto “Diritti in comune", proposto dall’ l'UNICEF ai candidati sindaci e consiglieri comunali di tutta Italia per rendere le città italiane accessibili e a misura di bambino, ho invitato Iacomini a visitare insieme lo Skatepark di Ostia, fino a pochi anni fa punto di riferimento sociale e luogo di aggregazione per la borgata di Ostia Nuova, già sede di campionati mondiali di skate, di sfide nazionali di bmx, di raduni di writer e di tornei internazionali di street-basket e oggi divenuto luogo simbolo dell’abbandono e dell’illegalità. Dal 2013 la struttura è stata sottoposta al sequestro da parte della magistratura e si susseguono atti di vandalismo, incendi e la distruzione sistematica delle attrezzature, con evidenti conseguenze in termini di sicurezza.

Ritengo che per dare senso e significato agli impegni del manifesto occorra assicurare ogni giorno a Roma un’offerta di servizi e di iniziative dedicate all’infanzia e all’adolescenza, che metta in sicurezza gli spazi urbani, rendendoli accessibili e fruibili a tutti, favorendo e sostenendo in tutti i quartieri le iniziative a favore della crescita e della socialità dei bambini e dei giovani della nostra città.

Riportare a vivere il Campo Morandi e lo Skatepark di Ostia, che oggi rappresentano purtroppo un vero e proprio monumento al degrado e del disagio in cui versano molti quartieri della nostra città, può e deve essere il primo passo per costruire finalmente una città a misura di bambina e di bambino ogni singolo giorno dell'anno. Oggi purtroppo non esiste una fotografia complessiva aggiornata del disagio minorile a Roma, un regolare rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza a livello locale. Se sarò eletto in Consiglio Comunale chiederò subito di riprendere una buona pratica del Comune di Roma: l'elaborazione annuale di un dossier sul disagio minorile nella Capitale (l'ultima edizione risale al 2012).

Per affrontare questo disagio dovremo fare rete tra tutti i soggetti attivi sul territorio su questi temi e sviluppare una strategia che coinvolga tutti i Municipi nella costruzione di una città finalmente a misura di bambini e degli adolescenti, di genitori e di nonni. La realizzazione di parchi gioco accessibili come lo splendido Parco per Tutti di Torresina o di aree attrezzate per le attività sportive all'aria aperta, l' istituzione di gruppi per la mobilità nelle scuole composti da bambini e adulti per organizzare bicibus e pedibus con volontari nonni e genitori, la collocazione di fasciatoii nei musei e negli uffici pubblici più frequentati, l'eliminazione di barriere architettoniche e la messa in sicurezza degli accessi contribuiscono infatti non solo alla creazione di una città a misura di bambino, ma di una città migliore per tutti.

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