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  • "Il Pugile del Duce", una storia che tutti dovrebbero conoscere

    In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali è uscito nelle sale italiane il “Pugile del Duce” esordio di Tony Saccucci con musiche di Alessandro Gwis e Riccardo Manzi, liberamente tratto dal saggio di Mauro Valeri “Nero di Roma”. Una storia che merita davvero di essere raccontata, anche sul grande schermo. Esistono torti che non si possono riparare, ma certo l’Istituto Luce Cinecittà con questo film documentario ha scelto finalmente di restituire qualcosa di quanto rubato al tempo all'immagine pubblica del grande pugile, padre italiano e madre congolese, laureatosi campione europeo dei pesi medi il 24 giugno 1928. Un match storico che si è svolto davanti a 40.000 spettatori nello Stadio Nazionale, oggi quel che resta dello Stadio Flaminio. Una vittoria mai davvero mostrata agli italiani perché troppo lontana dalla retorica di regime, le immagini video dell’ultimo round strappate dai cinegiornali, lo sconfitto Mario Bosisio presentato dalle autorità come vincitore. Perché nello sport fascista l’Italia non poteva essere rappresentata nel mondo da un pugile nero, anche se aveva dimostrato sul campo di essere il più forte di tutti. I primi pugni, l’inizio della carriera in Inghilterra, e poi in Francia sotto il nome di John Douglas Walker, le mille occasioni offerte di scegliere un’altra bandiera, le umiliazioni subite in patria, le sconfitte, poche, e i tanti successi. E la scelta di continuare a battersi per poter fare quello che meglio sapeva fare per i colori del proprio paese. Fino al giorno di quella vittoria, che assunse tutti i tratti di una sconfitta. Perché l’Italia è prima di tutto qualcosa che ti senti dentro, anche quando ti rifiuta come paese. E’ qualcosa a cui non vorresti mai rinunciare anche quando non ti apprezza, ti umilia, ti costringe a cercare altrove le soddisfazioni che meriti. Jacovacci aveva tutto da guadagnare ad essere fino in fondo Walker e invece ha provato contro tutto e tutti ad essere Leone. Raccontare la sua vita non serve solo a illuminare una straordinaria pagina di storia d’Italia troppo spesso dimenticata, a dare forza e coraggio ai tanti italiani e non che ogni giorno fronteggiano ancora il razzismo del nostro paese. Serve a tutti noi innamorati di un paese dove quanto vali davvero conta spesso troppo poco, dove negli anni cambia il colore delle camicie e delle casacche ma resta sempre tutto dannatamente difficile per chi sceglie di non indossarne nessuna, al momento di salire sul ring. Grazie Leone, per averci insegnato che si può vincere lo stesso, anche quando sembra impossibile. Perchè la storia può sempre darti ragione, anche se mentre vivi le tue battaglie nessuno sembra accorgersene. La tua è una lezione che non dimenticheremo. #Jacovacci #Leone #Walker #Ilpugiledelduce #AlessandroGwis #TonySaccucci #MauroValeri #RiccardoManzi #NerodiRoma

  • PAdigitale. Roma-Barcellona, asse digitale su open data e software libero

    da Key 4 Biz - PA Digitale: Osservatorio Roma Capitale Roma e Barcellona siglano protocollo per open data, data commons, partecipazione, smart city, trasparenza, trasformazione digitale e open source. Primo passo, strategia congiunta sulla trasformazione digitale e la migrazione verso il software libero. In occasione dell’apertura della Digital Social Innovation Fair 2017 Flavia Marzano, Assessore a Roma Semplice di Roma Capitale, e Francesca Bria, Commissaria del Dipartimento di Tecnologia e Innovazione Digitale del Comune di Barcellona, hanno sottoscritto una dichiarazione d’intenti comune per avviare una cooperazione tra Roma e Barcellona negli ambiti dell’open data e data commons, partecipazione, smart city, trasparenza, trasformazione digitale e open source. La dichiarazione d’intenti sottolinea fin dalle premesse un comune obiettivo di Roma e Barcellona: sfruttare al massimo la programmazione europea per la realizzazione di politiche e iniziative negli ambiti di cooperazione previsti indicando chiaramente all’articolo 2 i programmi comuni che potranno essere ora avviati: scambio d’informazioni, incontri tra funzionari, amministratori, associazioni imprenditoriali e culturali delle rispettive città. Roma e Barcellona si impegnano reciprocamente anche a garantire l’un l’altra supporto nei forum comunitari e internazionali e a “cercare di partecipare” a conferenze scientifiche, seminari e incontri, come pure viaggi di ricerca che si terranno nelle due città per contribuire al progresso delle relazioni reciproche. Inoltre, l’articolo 4, stabilisce che i responsabili dei settori competenti per le politiche comunitarie e per l’innovazione tecnologica di ognuna delle parti proporranno le strategie e le azioni da intraprendere relativamente a quanto previsto nella presente dichiarazione d’intenti. “È per noi un grande onore poter collaborare con Barcellona, la città che, già da qualche anno, è in cima alle classifiche sulle smart city a livello mondiale – ha dichiarato l’assessore Marzano in occasione della presentazione dell’intesa – questa collaborazione servirà da stimolo per riaccreditare Roma nel panorama internazionale”. La notizia pubblicata sul sito istituzionale indica anche il primo passo di questa intesa: la definizione e l’attuazione di una strategia congiunta sulla trasformazione digitale e la migrazione verso il software libero, il cui utilizzo è già stato previsto da una delibera della Giunta Capitolina dello scorso ottobre. In occasione della pubblicazione della Deliberazione n. 55 del 14 Ottobre 2016, l’Osservatorio Roma Capitale, ha già dedicato un approfondimento al tema “Roma Capitale laboratorio del software libero”. In particolare la Delibera approvata esattamente quattro mesi fa dalla Giunta Capitolina ha impegnato l’amministrazione di Roma Capitale a: 1.ricorrere ai sensi della normativa vigente all’uso di software libero o a codice sorgente aperto promuovendo e sostenendo l’adozione di formati e protocolli aperti in ogni ambito; 2.coinvolgere, a titolo gratuito, le realtà esperte di software libero per agevolare la migrazione verso tale tipologia di software e svolgere iniziative mirate alla formazione del personale dipendente; 3.promuovere, anche in via sperimentale, software liberi e/o aperti, con caratteristiche compatibili con le esigenze dell’Amministrazione Capitolina; 4.incaricare il Dipartimento Innovazione Tecnologica della stesura, entro sei mesi dalla data di esecutività della Delibera, di “una nuova proposta regolamentare, concernente la definizione degli standard architetturali e tecnologici del sistema informativo capitolino e della rete di telecomunicazione, che vada a sostituire la disciplina in materia, recata dalla deliberazione n. 3895, adottata dalla Giunta Comunale in data 26 settembre 1997”; 5.incaricare, infine, “il Dipartimento Innovazione Tecnologica di procedere, entro sei mesi dalla data di esecutività della presente deliberazione, e con la collaborazione delle altre strutture capitoline, ad una ricognizione ed analisi delle spese sostenute dall’Amministrazione Capitolina nell’ultimo quinquennio per l’acquisizione e/o il rinnovo periodico delle licenze di software di tipo proprietario, al fine di valutare anche l’entità delle economie realizzabili attraverso l’adozione del software libero, senza sacrificare le funzionalità attualmente in uso, definendo, altresì, la roadmap degli interventi ed i collegati costi/benefici”. La cooperazione con Barcellona, quindi, avrà subito l’occasione di contribuire al raggiungimento di questi importanti obiettivi, a partire dalla definizione della nuova proposta regolamentare la cui presentazione è attesa nei prossimi due mesi. L’intesa sottoscritta, infine, non prevede la nascita di strutture di funzionamento e di organismi per la realizzazione degli intenti previsti, rimandando, all’articolo 5, a negoziazioni dirette per ogni eventuale questione concernente l’interpretazione e l’attuazione di della dichiarazione. Di Andrea Casu, autore del recente volume “Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale”, (Franco Angeli, 2015)

  • PAdigitale. Roma Facile: dopo sei mesi cosa è stato realizzato?

    da Key 4 Biz - PA Digitale: Osservatorio Roma Capitale Al via i primi due punti ma solo uno aperto anche nel weekend come indica la delibera e ancora nessuna notizia degli avvisi pubblici previsti per la realizzazione del programma. Il 3 Agosto 2016 la giunta capitolina ha approvato il primo atto presentato dall’assessorato “Roma Semplice” guidato da Flavia Marzano, la Deliberazione n. 7 relativa alla “Istituzione di Punti di Accesso Assistiti per i servizi digitali denominati “Roma Facile” sul territorio della Città di Roma”. In occasione della pubblicazione della Delibera sul sito istituzionale l’Osservatorio Roma Capitale di Key4biz ha dedicato un approfondimento a questa iniziativa dal titolo “Roma Facile: la delibera è online, ma manca il cronoprogramma”. Oggi, a distanza di sei mesi esatti dall’approvazione, possiamo tracciare un primo bilancio di quanto effettivamente realizzato. I punti “Roma Facile”, come indicato nei “criteri di definizione” allegati alla delibera, “si configurano come un’organizzazione a rete strutturata in modo flessibile e dinamico a livello locale, partecipata da diversi soggetti, con l’obiettivo di sviluppare in modo diffuso, continuativo e sostenibile l’inclusione e la competenza digitale dei cittadini”. La delibera descrive esattamente le caratteristiche che devono assumere: ciascun punto deve essere dotato di almeno 2 postazioni informatiche collegate in rete tra loro e di una connessione ad internet con velocità non inferiore ai 10 Mbps, deve essere aperto almeno 3 giorni la settimana per non meno di 12 ore complessive, di cui almeno una volta nell’orario di apertura pomeridiana degli uffici e una volta durante il weekend. Ogni punto deve essere in grado di erogare un servizio di facilitazione digitale, accompagnare i cittadini all’uso dei servizi online e realizzare attività di formazione per lo sviluppo delle competenze digitali. La delibera prevede “l’attivazione di un programma di supporto all’uso delle tecnologie e dei servizi digitali (es. SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale) e supporto all’approccio al digitale (punti di accesso assistiti presso scuole, biblioteche, centri anziani, uffici postali, centri per l’istruzione degli adulti, etc.) per l’abbattimento del divario digitale socio economico, culturale generazionale e di genere”. Immaginando anche un coinvolgimento delle realtà produttive del territorio, “con particolare attenzione ad artigiani e piccoli imprenditori che sottoutilizzano il digitale”. Obiettivi ambiziosi, ancora molto lontani dall’essere raggiunti. Attraverso le informazioni fornite dalla pagina dedicata alle attività dell’Assessorato Roma Semplice del portale di Roma Capitale apprendiamo che in data 30 novembre 2016 sono stati inaugurati i primi due punti Roma Facile, presso le Biblioteche di Roma Vaccheria Nardi e Guglielmo Marconi. Per l’occasione è stato anche pubblicato un primo volantino di presentazione del servizio che definisce così i punti “nuovi spazi assistiti di Roma Capitale dove i facilitatori digitali, operatori e volontari appositamente formati, sono a disposizione degli utenti che hanno bisogno di indicazioni e consigli relativi all’uso del computer, alla navigazione in rete e all’accesso ai principali servizi on line”. Il volantino illustra anche gli orari di apertura dei punti, entrambi per l’orario minimo settimanale previsto, ossia 12 ore. Nei seguenti orari •Presso la Biblioteca Vaccheria Nardi – Municipio IV lunedì ore 15.00-19.00 / mercoledì ore 10.00-14.00 / venerdì ore 10.00-14.00 •Presso la Biblioteca Guglielmo Marconi – Municipio XI martedì ore 14.00-16.30 / mercoledì ore 15.00-19.00 / giovedì ore 14.00-16.30 / sabato ore 10.00-13.00. In relazione agli orari proposti occorre constatare come solo il punto aperto nell’XI Municipio osservi un turno di apertura durante il weekend e quindi rispetti i il criterio indicato al punto 3 dell’allegato A alla Delibera. Il 20 Gennaio 2017, viene annunciata la costituzione del Coordinamento Operativo dei Municipi con l’obiettivo dichiarato di “realizzare in ogni Municipio un Punto Roma Facile per migliorare le competenze digitali dei cittadini e supportarli gratuitamente nell’utilizzo degli oltre 60 servizi online del Comune di Roma, ora accessibili anche attraverso SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale”. Con l’occasione viene presentato un ciclo di tre seminari gratuiti aperti al pubblico per promuovere nel primo trimestre del 2017 la diffusione della cultura digitale e l’uso consapevole della Rete e delle nuove tecnologie. Il primo seminario si è tenuto il 26 gennaio presso il Punto Roma Facile nella Biblioteca Guglielmo Marconi sul tema “Diventare cittadini e cittadine digitali: conoscere e utilizzare al meglio i servizi dell’amministrazione pubblica on line”. I prossimi incontri riguarderanno “Alfabetizzazione digitale: competenze, conoscenze e consapevolezza” e “Educazione civica digitale: guida a un uso responsabile della rete”. Dalla pagina dell’assessorato Roma Semplice sul sito istituzionale non risultano altre notizie in merito, non è quindi possibile sapere se effettivamente il Dipartimento Innovazione Tecnologica, cui la Delibera attribuisce il compito dell’attuazione di tutti gli indirizzi previsti ha effettivamente provveduto: − alla pubblicazione di un avviso pubblico diretto ad associazioni no-profit e giovani volontari in possesso delle necessarie capacità digitali, che offrano la propria disponibilità ad operare presso i realizzandi punti di accesso assistito e facilitazione digitale, secondo un programma ed un calendario da elaborare sulla base delle diverse esigenze delle categorie sociali coinvolte; − alla pubblicazione di un avviso pubblico rivolto agli operatori economici che intendono allestire i punti di accesso assistito presso le loro sedi, con strumenti e risorse proprie senza corrispettivi e/o rimborsi, sfruttando il ritorno di immagine dell’iniziativa a cui intendono partecipare. − all’ avvio di un’azione di verifica e individuazione, presso il competente Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione per il concerto con le altre strutture centrali e territoriali, dei locali di proprietà ovvero nella disponibilità dell’Amministrazione Capitolina attualmente utilizzati per attività a carattere educativo o comunque di erogazione diretta di servizi all’utenza cittadina, dotati di collegamento alla rete internet dove allestire “in house” punti di accesso assistito e facilitazione digitale; − a una successiva verifica, sui luoghi individuati come idonei, finalizzata a definire una modulazione dei servizi pubblici ivi offerti che consenta la gestione dei punti di accesso assistiti e di facilitazione digitale anche da parte del personale di Roma Capitale; − alla pubblicazione di una guida operativa per il personale assegnato ai Punti e di un Regolamento organizzativo e di funzionamento dei punti di accesso assistiti e facilitazione digitale denominati “Roma Facile”, secondo i criteri definiti nell’allegato A alla presente deliberazione; − a svolgere un’attività di verifica di possibili finanziamenti (pubblici e privati) per l’avvio di una fase successiva di ulteriore diffusione e consolidamento, da definire nell’ambito dell’Agenda Digitale di Roma Capitale. Purtroppo, in assenza di ulteriori puntuali informazioni circa tutti questi aspetti, non è possibile allo stato attuale rilevare oggettivamente il reale grado di avanzamento del programma rispetto a tutti gli obiettivi prefissati. La scarsità delle informazioni pubblicate sul sito istituzionale, inoltre, non consente di valutare nemmeno la corrispondenza tra le prime attività avviate e tutti i criteri previsti dalla Delibera, valutazione che abbiamo visto essere possibile solo per la parte relativa agli orari, rispettata solo da uno dei due punti aperti fino a oggi. di Andrea Casu, autore di “Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale”, (Franco Angeli, 2015)

  • Matteotti fa ancora paura a stolti e codardi. Non dimentichiamolo mai

    Dopo piú di novant'anni da quel barbaro assassinio il coraggio di Giacomo Matteotti fa ancora paura agli stolti e ai codardi. Faremmo bene a ricordarlo e prenderlo ad esempio ogni giorno, non solo quando qualcuno si accanisce contro la targa che lo ricorda. Come fa, sempre, la Fondazione Giacomo Matteotti. E come hanno saputo fare i ragazzi del Liceo Scientifico "Giuseppe Peano" di Monterotondo (Roma) che con questo video hanno vinto il Premio Matteotti 90 2015, Sezione Media. Roma, vandalizzata la targa dedicata a Matteotti sul lungotevere

  • Smettere di fumare? Fare meglio con meno è possibile, se impariamo a scegliere i pungoli giusti

    Ho smesso di fumare sei anni fa, fu merito del mio dentista, Agostino, che non smetterò mai di ringraziare. Alla vigilia di un intervento mi disse con tono perentorio che se avessi continuato a fumare dopo, con le gengive aperte, sarei andato certamente incontro a conseguenze drammatiche. Fu una spinta molto poco gentile, ma incredibilmente efficace. Non tutti i fumatori hanno la fortuna di essere così fortemente motivati però, e pur volendolo razionalmente, cadono ogni giorno nella tentazione di comprare un nuovo pacchetto. Oggi, Francesco Saverio Bersani, un giovane medico sempre attento a quello che si muove nel mondo, ci racconta come non esistano solo le immagini sui pacchetti che tanto scalpore hanno provocato ma si possano realizzare interventi potenzialmente ancor più efficaci, come il Tobacco display ban, che vale la pena conoscere e sperimentare. Perchè la spinta gentile dei nudge può aiutarci a contenere la spesa sanitaria anche nel nostro paese, se sappiamo scegliere i pungoli giusti. C'è spazio anche per Fare meglio con meno. Nudge per l'amministrazione digitale nel nuovo articolo della rubrica "Neurotrasmissione. Cervello, psiche e società" del The Post Internazionale. Un motivo in più per leggerlo!

  • Chiudono i Magazzini allo Statuto, questa volta davvero

    Questa crisi che sembra non finire mai ci ha insegnato mille modi per risparmiare sui nostri acquisti. Ci siamo scoperti capaci di riparare e riusare quello che prima avremmo buttato, abbiamo creato gruppi di acquisto piú o meno solidali e saccheggiato i vocabolari inglesi per dare un nome a nuove forme di vendita e commercio che pensiamo possano farci risparmiare. Abbiamo visto nascere e morire siti e portali per gli acquisti online, ci siamo persi e ritrovati in grandi magazzini sempre piú grandi, scoperti innamorati di ogni genere di mercatino dell'usato. Per tanti però il primo passo in questo direzione è stato lo stesso: varcare la soglia dei Magazzini allo Statuto, la prima volta. E scoprire che forse ti potevi permettere quello che stavi cercando senza dover chiedere i soldi ai tuoi, magari non proprio quello che stavi cercando, ma qualcosa di molto simile. Perchè un posto dove potevi trovare tutto, o quasi, a un prezzo alla portata di tutti, o quasi, esisteva, e tutti a Roma sapevano dov'era. Forse adesso, in questo nuovo strano mondo che abbiamo costruito, MAS non serve piú a questa cittá come un tempo, o forse no. Forse deve solo trovare casa in un posto diverso, nella sede di Vigne Nuove. Ma quello che è certo è che oggi, con lui, se ne va una parte di noi.

  • Emergenza freddo a Roma, informazioni e consigli

    Le temperature polari che si stanno registrando anche a Roma in questi giorni ghiacciati hanno portato ad un potenziamento delle misure previste dal piano freddo cittadino con l'apertura notturna di alcune stazioni metro. Dal 5 gennaio sono aperte le stazioni di Flaminio, Piramide FS, Jonio e Vittorio Emanuele e prosegue la distribuzione notturna di coperte e generi di conforto, sono stati anche aumentati il numero dei servizi diurni erogati per assistere i senza fissa dimora. Per le emergenze il numero della Sala Operativa Sociale (S.O.S.) 800440022 è sempre attivo. 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Anche per chi affronta nella propria casa o in macchina le ore più fredde di queste giornate è indicato seguire alcuni semplici accorgimenti, ecco tutti i consigli utili raccolti dal portale www.romatoday.it. Infine una doppia iniziativa per contrastare il rischio aule gelate alla ripresa delle lezioni scolastiche a Roma. Da un lato il Campidoglio ha annunciato che i riscaldamenti saranno accesi prima dell'inizio delle lezioni e con orario prolungato. Inoltre, viste e considerato che la temperatura in molte classi è comunque glaciale alcuni presidi si sono cautelati con una circolare che raccomanda a tutti i genitori di vestire comunque i propri figli con piumini caldi e un abbigliamento adatto al freddo.

  • In tempi inquieti, auguri semplici: Buon Natale e felice anno nuovo, a tutti

    In questi tempi cosí inquieti un augurio semplice: vivere serenamente questi giorni di festa, in compagnia delle persone piú care... La migliore spinta gentile verso un 2017 denso di emozioni e soddisfazioni tutto da costruire! Un'idea per un regalo speciale? Basta inviare un sms al numero 45566 per raccogliere l'appello dell'Unicef e fare una donazione di due euro in favore dei bambini di Aleppo. Un modo semplice per manifestare concretamente sostegno e vicinanza alle popolazioni siriane martoriate dalla guerra, un piccolo gesto per cominciare a costruire subito un 2017 di Pace.

  • FOIA, finalmente anche in Italia conoscere diventa un diritto

    Conoscere le informazioni nelle amministrazioni, da potere nelle mani di pochi a diritto di tutti i cittadini. Anche questo significa Freedom of information act (Foia). E da oggi comincia la sfida più difficile, rendere effettivo e fruibile il diritto alla trasparenza in ogni Comune. Una sfida che deve coinvolgere insieme amministratori e cittadini per evitare che i nuovi principi sanciti dalla legge restino, ancora una volta, solo sulla carta. Ecco le istruzioni operative per i Comuni, per riuscire in questa impresa è necessario costruire anche nel nostro paese un'amministrazione finalmente in grado di operare al meglio nella società digitale. Una spinta gentile indispensabile, verso un'Italia più semplice e più giusta.

  • Roma, esposto sindacato cronisti contro Raggi: lesi diritti stampa

    Caos Campidoglio, oggi anche esposto del sindacato cronisti per le reiterate violazioni delle leggi sulla trasparenza amministrativa e del diritto dei giornalisti all'accesso, alla conoscenza, alla vigilanza e al controllo delle attività di Roma Capitale. Roma, esposto sindacato cronisti contro Raggi: lesi diritti stampa. La democrazia elettronica: trasparenza, informazione, comunicazione pubblica digitale. Come e perché un sindaco deve comunicare ai cittadini cosa sta facendo la sua amministrazione, nell'articolo del Prof. Donato A. Limone (Key4biz, rubrica PA Digitale)

  • PAdigitale. Giunta Raggi 6 mesi dopo: ‘Roma semplice’ è solo uno slogan?

    da Key 4 Biz - PA Digitale: Osservatorio Roma Capitale Questa Giunta ha intenzione di avviare un processo di ammodernamento e rifondazione di Roma Capitale con un nuovo Statuto? Dopo i primi sei mesi di attività dell'Amministrazione Raggi, domande e risposte su come sta cambiando Roma Capitale, nell'intervento del Prof. Donato A. Limone (rubrica PAdigitale di Key4biz) Governare Roma Capitale. Come? Per Governare Roma Capitale, anche in un contesto di Roma città metropolitana, non si può procedere con un approccio manageriale di tipo “casareccio” né con una cultura organizzativa legata alla gestione delle “pratiche”, senza programmazione e senza la logica di “progetto”. Il tasso di managerialità degli amministratori capitolini negli ultimi 30 anni è veramente molto basso: siamo davanti a “praticoni” della politica (e a dirigenti abituati a gestire “pratiche” e non programmi). Per Governare Roma Capitale sono necessari sicuramente un programma dettagliato, pianificato, affidabile, con risorse certe, sostenibile, ma soprattutto un modello chiaro e moderno di governance e management della città. Su questi temi siamo intervenuti durante la campagna elettorale e dopo. Come ci appare il governo della città ad una lettura attenta del programma e delle delibere adottate? Il nostro approccio è certamente diverso da quello che si basa solo sulla polemica politica, sulle osservazioni di parte, sulle notizie giornalistiche. Quindi, non ci interessa verificare l’andamento della strutturazione/destrutturazione della Giunta ma ci interessa ragionare di “programma” ufficiale e di “governo” (il modello che è alla base delle decisioni politico amministrative della Giunta). Linee programmatiche Dobbiamo subito osservare che la Giunta di Roma Capitale con la decisione n.2 del 21 luglio 2016 ha definito “Le linee programmatiche 2016-2021 per il Governo di Roma Capitale”; che tali linee guida costituiscono un programma anche con spunti innovativi, ma nella realtà le delibere di Giunta finora adottate non hanno tradotto tali linee in programmi esecutivi precisi e pianificati. Sulle linee programmatiche non esiste un modo/documento per comprendere a che punto si è nella attuazione del programma stesso. La questione di fondo è che il programma non ha alla base un modello innovativo di governo della città. A dimostrazione che la “cultura casareccia” della gestione della città non è stata intaccata e che la città viene gestita come un insieme di “pratiche” amministrative da evadere in ragione di dinamiche burocratiche e politiche senza un quadro di riferimento e senza una cultura manageriale moderna. Manca il paradigma della Città ideale, del Rinascimento romano che poi si traduce in un modello caratterizzato da alcuni elementi particolarmente significativi che segnano una inversione di rotta. Gli elementi per un nuovo paradigma di governo della città Gli elementi sono: Governo dei cittadini e per i cittadini (con un sistema decisionale aperto e partecipato) Governo trasparente (informazione in rete, sistematica e completa sull’azione di governo) Amministrazione semplificata e digitalizzata (l’amministrazione digitale come metamodello organizzativo ed amministrativo) Modello organizzativo ed amministrativo dell’amministrazione centrale di Roma Capitale come amministrazione che opera nella logica della programmazione e per progetti, con una dirigenza che opera con una cultura di programmazione e di progetto Modello organizzativo ed amministrativo dei Municipi a supporto di una azione forte degli stessi Municipi strutturati per operare nella logica dei servizi in rete, della continua verifica della qualità dei servizi e della rilevazione della soddisfazione dei cittadini e delle imprese. Modello organizzativo che opera sulla base della sostenibilità delle risorse. Modello organizzativo che opera con dipendenti pubblici formati e con nuove competenze. Uno Statuto moderno per Roma Capitale. Lo statuto attuale non va bene nemmeno per un piccolo comune Tutto questo si traduce in uno Statuto di Roma Capitale degno della Capitale, uno Statuto coerente con la società dell’informazione, con una amministrazione trasparente, semplificata, digitalizzata, con i servizi in rete, con nuovi diritti per i cittadini, con una idea moderna della gestione delle risorse per il governo e la gestione della Capitale. Lo Statuto attuale è del 2013 e presenta limiti concettuali molto forti. Questa Giunta ha intenzione di avviare un processo di ammodernamento e rifondazione di Roma Capitale con un nuovo Statuto? Il modello attuale di organizzazione di Roma Capitale: gestione delle “pratiche” Non sono stati affrontati problemi relativi alla nuova modellistica organizzativa di Roma Capitale (sono stati fatti alcuni ritocchi al regolamento di organizzazione rispetto alla struttura di Roma capitale e sono stati fatti ruotare alcuni dirigenti). Si intende procedere verso un modello funzionale alla programmazione e alla gestione per progetti? Oppure si intende restare fermi al modello dipartimentale attuale che opera solo in modalità verticale (gestione delle pratiche) mentre sarebbe necessario operare in modalità orizzontale ed integrata (Dipartimenti/municipi)? Come? I Municipi come sistemi digitali di informazioni e di servizi in rete Il Municipio: non può che essere il modello più avanzato della organizzazione dei servizi di prossimità e della partecipazione dei cittadini anche in una democrazia elettronica. Cosa sono oggi i Municipi? Cosa si sta facendo per un cambiamento strutturale e funzionale significativo? Qualità dei servizi e soddisfazione dei cittadini e delle imprese Non sono stati adottati modelli di rilevazione della qualità dei servizi e della soddisfazione della utenza. Né sono pubblicati risultati di queste rilevazioni sul sito di Roma Capitale. Il sito web di Roma Capitale: come non garantire trasparenza Con il modello attuale del sito web di Roma capitale non si può che constatare che lo stesso sito non è a norma dell’art. 53 del Codice dell’Amministrazione Digitale e che il cittadino che cerca di consultarlo dovrebbe dedicare molto tempo per cercare le informazioni e i documenti per i quali ha interesse (contro i principi di trasparenza e accessibilità di cui al dlgs 33/2013). Il sito è fatto per la burocrazia (forse) ma non per i cittadini. Lo slogan di “Roma semplice” Non c’è un modello “fattibile” (cosa fare e come) di semplificazione amministrativa (anche se l’argomento è stato trattato al punto 8 delle linee programmatiche). Dove è “Roma semplice”: è solo uno slogan? Roma città “intelligente” Per governare Roma Capitale è necessario operare con un sistema di dati pubblici affidabili, completi, aggiornati, certi, validi, facilmente consultabili, relativi ai bisogni dei cittadini e delle imprese, ecc. Senza dati non si può programmare, gestire, controllare. Esiste un sistema di questo tipo? C’è qualcuno della Giunta che ci sta pensando? Come? Roma Capitale informa: i cittadini e le imprese La Giunta non pubblica sistematicamente sul sito web di Roma Capitale (almeno una volta al mese) lo stato di attuazione del programma, degli appalti, dei servizi, dei processi innovativi, ecc. Roma Capitale informa: i cittadini e le imprese La Giunta non pubblica sistematicamente sul sito web di Roma Capitale (almeno una volta al mese) lo stato di attuazione del programma, degli appalti, dei servizi, dei processi innovativi, ecc.

  • Oltre il 4 dicembre, con il sorriso

    Nemmeno tredici milioni e mezzo di Sì sono bastati. Ha vinto il No, e da qui si deve ripartire. Ma questo referendum ha regalato al nostro paese una lezione di stile, coraggio e responsabilità nella gestione di una sconfitta che restituisce orgoglio e dignità alla politica. E risvegliato nel paese un mare di partecipazione e di impegno che non merita di disperdersi nel pantano di incomprensibili accordi di palazzo. Perché una cosa è certa, sia chi ha votato Sì che chi ha votato No ha votato per cambiare. Non per tornare indietro.

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