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1294 elementi trovati per ""

  • Che cosa sono i nudge? La risposta di Claudio Velardi

    Che cosa sono i nudge e perchè possono rappresentare anche in Italia l’ultima frontiera del policy making, nessuno avrebbe potuto spiegarlo meglio di Claudio Velardi. E’ per me un grande onore leggere in questo utilissimo contributo sul tema, pubblicato sulla rivista online di analisi, commenti e scenari Formiche, anche un riferimento alla presentazione del libro “Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale” (Franco Angeli, 2015). Nella speranza che tanti altri appuntamenti possano essere dedicati a questi argomenti nei prossimi mesi, per contribuire a far crescere la consapevolezza sul tema in tutto il territorio nazionale, proprio a partire dai tanti studi e lavori che sta portando avanti in tutta Italia una nuova generazione di ricercatori, accademici, politici, giornalisti e studiosi impegnati a studiare e sperimentare il nudging anche nel nostro paese.

  • Happiness is real only when shared, grazie a tutti

    “Happiness is real only when shared” è solo una parte della verità caro Chris. Non solo la felicità, anche le idee. Ed è per questo che a mio parere si sente il bisogno di scrivere, per cercare di restituire agli altri qualcosa del tanto che si è ricevuto ed imparato, per offrire un contributo che si ritiene utile. Ieri ho avuto l’onore di presentare Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale insieme ad alcuni protagonisti del dibattito pubblico del paese, in una sala piena di intelligenze e competenze fra loro molto diverse, ma tutte accomunate da un fattore comune. La curiosità verso le nuove idee, quella molla straordinaria che consente alle persone di vincere l’inerzia delle situazioni ed affrontare i veri cambiamenti. Cambiamenti oggi indispensabili se si vuole costruire davvero, e non solo sulla carta, un’Italia più semplice e più giusta. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato, a Lorenza Bonaccorsi e Sergio Boccadutri e le tantissime persone che hanno fatto di tutto per esserci ed era come se fossero con noi. A Tommaso Nannicini, Barbara Carfagna e Paolo Coppola, Gian Paolo Manzella per i loro preziosi interventi e a tutte le altre persone che sono intervenute. E soprattutto grazie a Luciano Nobili, che per primo ha creduto con coraggio nell’opportunità e nell’importanza di organizzare questo incontro. A Roma, nella sede nazionale del PD. Hai ragione Luciano, si può fare. Anche in questo momento, soprattutto in questo momento. E ieri lo abbiamo dimostrato.

  • “La spinta gentile per le riforme piace al governo”

    «I nudge – ci spiega Casu – sono strumenti che affiancano le politiche classiche, cioè norme, prescrizioni, divieti. Agiscono in modo “semplice”, parola non a caso utilizzata da Sunstein come titolo di un suo recente lavoro (Feltrinelli, 2014). Il Behavioral Insights Team inglese ha dimostrato come, grazie all’invio di lettere personalizzate ai contribuenti, sia possibile migliorare la puntualità dei pagamenti ed il gettito stesso. In Giappone, la campagna “Cool Biz” ha consentito di limitare le emissioni di CO2 dei condizionatori semplicemente consigliando ai lavoratori di recarsi in ufficio senza cravatta e con un abbigliamento più casual. In Kenya si sono alzate le percentuali di assunzione dei farmaci di contrasto all’Aids grazie a semplici sms». Oggi ‪“Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale” è sulla Gazzetta di Mantova, la Gazzetta di Reggio, il Tirreno e gli altri quotidiani locali del gruppo editoriale l’Espresso grazie a Cristina Cucciniello sempre attenta a seguire quel che si muove in Italia e nel mondo intorno alle spinte gentili dei ‪Nudge‬. Con grande emozione delle tante persone che in italia sono impegnate ogni giorno a promuovere in ambito sociale, accademico, politico ed istituzionale l’importanza fondamentale che le spinte gentili possono avere anche nel nostro paese la notizia non è passata inosservata ai due padri della teoria dei nudge Cass R. Sunstein e Richard H. Thaler che hanno salutato con favore su twitter l’uscita di questo articolo:

  • Fare meglio con meno nella prossima Roma

    Come la spinta gentile dei nudge per l’amministrazione digitale può permettere di fare meglio con meno nella prossima Roma? E’ possibile riascoltare il mio intervento all’assemblea promossa Sabato 28 Novembre da Francesco Rutelli e dal comitato promotore de La prossima Roma grazie a Radio Radicale che ha seguito l’intera giornata di lavori che hanno visto la partecipazione di oltre 2200 persone presso il Centro congressi RomaEventi Link: https://www.radioradicale.it/scheda/459955

  • A Reggio Calabria per un’Italia digitale, più semplice e più giusta.

    Grazie di cuore a tutti gli organizzatori ed i partecipanti per il calore e l’attenzione con cui hanno accolto a Reggio Calabria “Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale.” E’ stato un vero piacere incontrare una nuova generazione di amministratori calabresi che guarda con curiosità a quello che si muove nel mondo ed è pronta a scommettere ogni giorno sulla trasparenza, la partecipazione e la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare un’Italia sempre più semplice e più giusta. Quanto può contribuire la spinta gentile dei ‪nudge‬ ad una vera rivoluzione digitale in grado di rendere finalmente il nostro paese più semplice e più giusto? Venerdì 27 novembre alle ore 15 presso la sede del Consiglio Comunale di Reggio Calabria di Palazzo San Giorgio ci sarà un’utile occasione di incontro e di confronto su questo tema nell’ambito della presentazione del libro “Fare meglio con meno” (Franco Angeli, 2015) promossa dal Partito Democratico, dai Giovani Democratici e dalla Federazione degli studenti della Calabria . Saranno presenti: Sebi Romeo Capogruppo del PD nel Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Federica Roccisano Assessore al “Lavoro, scuola, welfare e politiche giovanili” della Regione Calabria Alex Tripodi Portavoce Federazione degli studenti Reggio Calabria Mattia Zunino Responsabile “Formazione politica e diritti civili” Giovani Democratici Nino Castorina Capogruppo del PD Consiglio Comunale di Reggio Calabria Francesco Danisi Segretario GD di Reggio Calabria Cristina Commisso Responsabile “Centro studi, cultura e formazione” GD Calabria Vittorio Pecoraro Coordinatore regionale Futuredem per la Calabria

  • A tu per tu con Running, per presentare “Fare meglio con meno”

    Ringrazio la redazione del sito di Running per aver pubblicato oggi questa intervista: A tu per tu con Andrea Casu… che ci parla di nudge per l’amministrazione digitale “Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale”(Franco Angeli, 2015) è un appello a cogliere l’occasione della riforma della pubblica amministrazione per cominciare a sperimentare anche in Italia le spinte gentile dei nudge. Che cosa sono i nudge? Oggi i saperi della psicologia cognitiva e l’economia comportamentale, lo studio dei “pensieri lenti e pensieri veloci” per dirla con Kahneman, hanno messo a disposizione dei decisori pubblici nuovi strumenti, molto efficaci. Strumenti complementari alle politiche classiche, capaci di tenere nella giusta considerazione come le persone effettivamente interagiscono e si comportano. Intervenire sul piano degli obblighi, dei divieti e degli incentivi economici individuali non è sempre il modo migliore per favorire una effettiva collaborazione tra cittadini e istituzioni per la realizzazione di obiettivi condivisi. Spesso è proprio sul piano dei comportamenti delle persone chiamate a mettere in pratica i cambiamenti che falliscono i tentativi di riforma, anche in Italia. Come dimostrano le esperienze di altri paesi che hanno già messo in pratica le idee proposte da Thaler e Sunstein, sperimentare anche interventi meno invasivi, pungoli in grado di fare leva nel modo migliore sugli aspetti psicologici e sociali, può essere molto importante. Alcuni esempi dell’esperienza internazionale? Le esperienze più avanzate sono quelle americane e inglesi, ma ormai molti paesi stanno avviando sperimentazioni come testimonia l’ultimo rapporto della banca mondiali “Mind, Society and Behavior” che invita tutti i paesi del mondo a sposare questo approccio. In Inghilterra l’esperienza del Behavioural Insights Team ha dimostrato come sia possibile migliorare il rapporto tra fisco e cittadini anche semplicemente inviando lettere personalizzate (si è migliorata in questo modo del 15% la puntualità fiscale) o sms informativi dettagliati ai cittadini che hanno preso una multa giudiziaria, con un aumento dei pagamenti registrato tra il 5% ed il 33%. Oppure come intervenendo semplicemente sul modo in cui viene presentata online la possibilità di divenire donatori di organi sia possibile aumentare l’aspettativa di donatori di ben 96.000 persone annua. In Giappone, per contrastare l’eccessivo uso dei condizionatori hanno sperimentato la campagna Cool biz che suggeriva ai lavoratori di recarsi in ufficio senza giacca e cravatta ma con un look più alla moda, così si sono risparmiati milioni di tonnellate di emissioni di CO2. In Georgia, nuove divise e nuovi uffici per la polizia municipali, insieme ad una campagna di spot tv, ha contribuito a realizzare quella che l’Economist ha definito una mental revolution che ha aiutato il paese a contrastare più efficacemente i molto diffusi fenomeni di corruzione. In Kenya è bastato un semplice sms personalizzato per aumentare del 13% il numero di persone che assumono farmaci anti aids, in Messico nuove brochure informative più chiare e semplici da capire per i cittadini hanno aumentato di quasi il 30% il numero di persone che scelgono finanziamenti e mutui migliori per le proprie esigenze. Quali sono i tratti distintivi dei nudge? Bisogna seguire alcune regole se si vuole parlare effettivamente di nudge. Gli interventi devono sempre essere dolci, incentivare senza obbligare, salvaguardando la libertà di scelta individuale. Inoltre, l’eventuale incentivo economico non deve essere l’unico elemento ma deve agire in sinergia con altri fattori psicologici o sociali. Ogni azione deve essere preceduta da una fase di sperimentazione. Come funziona per i farmaci, che prima di essere messi sul mercato vengono studiati per capire che reali effetti hanno sulla popolazione. Perché non si può fare lo stesso con le politiche pubbliche? Infine, è molto importante un aspetto: non esistono nudge universali, ogni paese ha la sua cultura e le sue dinamiche sociali e politiche, per questo ogni intervento deve essere studiato e sperimentato nel contesto in cui sarà adottato prima di essere adottato su larga scala. Un ottimo nudge sperimentato negli Stati Uniti può rivelarsi fallimentare in Italia, e viceversa. Perché i nudge possono aiutarci a realizzare la carta della cittadinanza digitale, primo punto della riforma Madia? Perché in Italia l’amministrazione digitale esiste già, ma è rimasta solo sulla carta. Decenni di riforme hanno delineato un nuovo modello di amministrazione pubblica che però fatica grandemente a prendere vita, e l’esperienza di tutti questi anni ci insegna come agendo solo sul piano delle norme spesso non si raggiungono i risultati previsti. Oggi scegliere un approccio comportamentale può aiutarci a raggiungere davvero l’obiettivo di un pieno diritto alla cittadinanza digitale, cuore pulsante della riforma Madia. L’art. 15 del CAD obbliga la PA a razionalizzare e semplificare i procedimenti amministrativi, le attività gestionali, i documenti, la modulistica, le modalità di accesso e di presentazione delle istanze prima di digitalizzarle. E prevede anche che i risparmi effettuati dalla PA siano destinati ai lavoratori direttamente coinvolti nel processo di cambiamento. Quante volte questo processo è davvero avvenuto? Non potrebbero essere premiati anche i cittadini che decidono di partecipare al processo di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni scegliendo di comunicare con gli uffici pubblici solo in digitale? Un incentivo non solo economico potrebbe essere quello di prevedere per i “cittadini digitali” una ricompensa di natura culturale e sociale, ad esempio offrendo loro gratuitamente ingressi in teatri, cinema, musei o manifestazioni sportive. Ci sono altri esempi di ambiti in cui i nudge possono aiutarci a realizzare un’amministrazione digitale? Sì. Agire sulle impostazioni di default per realizzare davvero il principio del digital first. Contrastare sul piano culturale la corruzione intesa non solo come reato ma anche come norma sociale, incidere attraverso l’user experience per rendere effettivamente usabili i siti internet della PA, realizzare esperienze orientate al principio del citizen sourcing stimolando la sinergia con il cittadino collaboratore. Ancora un esempio. Quando è stato assessore alla Qualità della vita, sport e benessere del Roma Capitale, Luca Pancalli si è battuto per adottare la cultura dei nudge al fine di promuovere scelte di vita più sane e attive tra i cittadini. Sperimentare un nuovo modello di PA significa garantire finalmente l’affermazione concreta (non solo la declinazione formale) dei principi del benessere organizzativo per i lavoratori e creare per i cittadini che vengono in contatto con la pubblica amministrazione dinamiche sociali virtuose in grado di favorire e stimolare i comportamenti più salutari, l’attività fisica quotidiana e le corrette abitudini alimentari. Quale può essere il primo passo? Obama il 15 Settembre ha promosso un ordine esecutivo per mettere al servizio del popolo americano al meglio il valore dei behavioral science insigths, indicando a tutti i dipartimenti e le agenzie dello stato federale la via dei nudge. Lo ha fatto, forte dell’esperienza maturata in questi anni e alle attività realizzate grazie al lavoro del SBST. Anche in Italia possiamo seguire questa strada. Il modo migliore per spiegare ai cittadini il significato dei nudge è cominciare a sperimentarli, proprio a partire dai settori dove chiaramente l’interesse individuale coincide con l’interesse pubblico. Una macchina amministrativa finalmente in grado di operare al meglio nella società digitale è un obiettivo che tutti condividiamo, organi politici, dirigenti e dipendenti, cittadini e imprese. Vale la pena di provare a sperimentare gli strumenti migliori per raggiungerlo.

  • Non esiste solo il limite ai contanti, l’evasione si può combattere anche in modo “gentile”

    Non esiste solo il tetto per i pagamenti in contanti, anche nella lotta all’evasione si può‪ #‎faremeglioconmeno‬. Ecco in un articolo per l’Unità alcune idee e qualche proposta in merito. l dibattito pubblico degli ultimi giorni è stato infiammato dalla polemica sulla proposta di innalzare da mille a tremila euro il tetto massimo per i pagamenti in contanti. Una scelta fortemente criticata anche da Raffaele Cantone. Il quale ha però al tempo stesso sottolineato come certi interventi sul limite dei pagamenti in contanti rischiano comunque di essere solo dei “pannicelli caldi”. In un Paese dove è molto diffusa una vera e propria cultura dell’evasione, quale che sia il limite dei pagamenti, esistono fattori molto più significativi, come la pressione fiscale e la sensazione di sfiducia nei confronti del fisco, che minano l’efficacia delle politiche di contrasto del fenomeno. E’ necessario anche considerare, nel quadro complessivo delle politiche di contrasto, che oggi le frecce costose e pesanti della regolazione fiscale, della sanzione penale e dell’incentivazione economica individuale non sono però le uniche nell’arco dei decisori pubblici che mirano a realizzare meglio gli interessi ed il benessere dei cittadini, scommettendo su una maggiore collaborazione tra amministrati ed amministrazione per il raggiungimento concreto di obiettivi condivisi. L’impostazione dei nudge proposta da Sunstein e Thaler e ormai sperimentata con successo in moltissimi paesi, suggerisce come attraverso opportune spinte gentili si possa ridefinire l’architettura delle scelte senza introdurre nuovi obblighi o divieti, ma mediante pungoli comportamentali che tengano conto dei complessi fattori psicologici e sociali che spesso determinano le scelte di ciascuno di noi. Qualche esempio? In Inghilterra l’esperienza del Behavioural Insight Team ha dimostrato come sia possibile migliorare il rapporto tra fisco e cittadini facendo leva sui giusti fattori sociali e psicologici anche semplicemente inviando lettere personalizzate (si è migliorata in questo modo del 15% la puntualità fiscale) o sms informativi dettagliati ai cittadini che hanno preso una multa giudiziaria, con un aumento dei pagamenti registrato tra il 5% ed il 33%. Ogni paese ha la sua cultura e non esistono nudge universali, ma il principio vale per tutti, come suggerisce l’ultimo rapporto della Banca Mondiale interamente dedicato al tema. In “Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale”, in uscita nella collana Politica Studi di Franco Angeli, riprendo gli esempi che il rapporto avanza per descrivere gli interventi che si stanno realizzando nel mondo per cercare di contrastare grazie a queste spinte gentili la corruzione, intesa come norma sociale. Anche l’evasione, come la corruzione, si può considerare in molti paesi una norma sociale, un assunto tacito condiviso da moltissime persone e tutti sappiamo quando un comportamento è molto radicato in una società obblighi e divieti tassativi che impongono cambiamenti radicali tendono a non essere accettati originando quel fenomeno che la saggezza popolare riassume nelle parole “fatta la legge trovato l’inganno”. Per contrastare questo fenomeno si potrebbe ipotizzare di sperimentare in Italia altri interventi che possano aiutare a cambiare prospettiva circa il tema dei pagamenti, tenendo conto delle caratteristiche del nostro Paese. Ad esempio, sarebbe possibile ipotizzare di premiare in termini fiscali e di promozione sociale, magari consegnando loro una vetrofania da apporre all’ingresso, gli operatori economici che ogni anno si dimostrano in grado di aumentare ogni anno la percentuale di pagamenti elettronici rispetto al totale degli incassi o alla media della propria categoria. Oppure, in accordo con le banche, si potrebbero prevedere condizioni migliori per i conti in banca dei cittadini che operano la maggior parte dei propri acquisti con la carta bancomat limitando il ritiro di contanti come già avviene per chi decide di realizzare le operazioni online. Nessuno si rende conto di quanto l’evasione pesa nelle tasche di ciascuno di noi, ma cosa succederebbe se ciascun cittadino ricevesse al momento della dichiarazione dei redditi un finto assegno con l’indicazione della cifra che ci potrebbe essere restituita se l’anno seguente l’evasione non assorbisse una fetta così consistente del nostro Pil? Ricevere un assegno intestato a proprio nome, un perfetto facsimile, che però non si potrà riscuotere con la stima esatta al centesimo di quanto lo stato ci ha dovuto chiedere individualmente in più a causa dell’evasione quanto potrebbe spingerci a cambiare i nostri comportamenti all’indomani? Questi sono solo alcuni semplici esempi, indicativi di un metodo. Interventi che devono essere sempre studiati e sperimentati e solo dopo applicati su larga scala, con lo stesso principio che si utilizza per i farmaci. Proprio per questo tendono ad essere molto più efficaci dei semplici pannicelli caldi. Le applicazioni dei behavioral science insight sono infinite, non a caso il Presidente Obama con un ordine esecutivo dello scorso 15 settembre ha reso obbligatorio di programmare interventi frutto di questo approccio a tutti i dipartimenti ed agenzie degli Stati Uniti. Per contrastare efficacemente l’evasione in Italia, una volta stabilito una volta per tutte per legge il limite per i pagamenti in contanti, potrebbe avere senso cominciare a discutere di tutto il resto. Andrea Casu per l’Unità

  • Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale.

    “Fare meglio con meno”: idee gentili per vincere la sfida dell’amministrazione digitale. in questa intervista al Messaggero presento “Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale”. L’ultimo rapporto della Banca Mondiale invita tutti i paesi a sperimentare i nudges, le spinte gentili teorizzate da Thaler e Sunstein. Le esperienze americane ed inglesi dimostrano come, tenendo nel giusto conto i fattori sociali e psicologici, si possano creare le migliori condizioni per coinvolgere i cittadini nella realizzazione di obiettivi condivisi senza ricorrere a nuovi obblighi e divieti. In Italia, troppo spesso, la rivoluzione digitale è stata rivoluzione solo a parole e digitale solo sulla carta, soprattutto nel settore pubblico. Oggi, nel vivo di una nuova stagione di riforme, come possono i principi ispiratori dei nudges aiutarci a realizzare concretamente un nuovo modello di amministrazione pubblica? A dieci anni dall’approvazione del codice dell’amministrazione digitale, è necessario fare tesoro degli insuccessi del passato e sperimentare nuove strade. Perché anche in Italia oggi fare meglio con meno è possibile. In uscita nazionale il 9 novembre, già da oggi disponibile anche in versione ebook sul sito della Casa Editrice Franco Angeli ed in predistribuzione in alcune librerie di Roma (La Feltrinelli a Largo di Torre Argentina 5, la Feltrinelli all’interno della Galleria Colonna e Libreria Miranda Viale Giulio Cesare 51)

  • Le comunicazioni elettroniche, nella rivista elettronica di diritto, economia e management pubblicat

    Gli atti del Convegno promosso dall'”Associazione Nazionale Docenti di Informatica Giuridica e Diritto dell’Informatica” (ANDIG) sul tema delle “comunicazioni elettroniche” sono pubblicati nel numero 1 anno 2015 della “rivista elettronica di diritto, economia e management”.La “Rivista elettronica di Diritto, Economia, Management” è un periodico totalmente digitale, accessibile e fruibile gratuitamente, che ha lo scopo di trattare le diverse tematiche giuridiche, economiche e manageriali, relative a specifici argomenti monografici, con un approccio integrato e trasversale, di tipo comparato, in un contesto locale, nazionale, comunitario ed internazionale caratterizzato dalla società dell’informazione, dalla globalizzazione dei mercati, da processi innovativi di tipo manageriale ed organizzativo. La versione online del nuovo numero della rivista che ospita glia atti del convegno è liberamente consultabile anche in versione media book e contiene l’introduzione al convegno del Presidente di ANDIG Donato A. Limone e gli interventi ed i contributi di Giuseppe Corasaniti, Francesca Bailo, Leonardo Bugiolacchi, Gianluigi Ciacci, Alfonso Contaldo, Giovanni Crea, Marco Cuniberti, Luigi Di Viggiano, Fernanda Faini, Massimo Farina, Gianluigi Foriglio, Paolo Galdieri, Manco Marachella, Guido Scorza, Irene Sigismondi ed Angela Viola.

  • “Behavioral Science Insigths” per servire meglio il popolo americano

    Il 15 Settembre 2015 il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato un nuovo Ordine esecutivo per promuovere l’utilizzo delle indicazioni e delle prospettive offerte dalle scienze comportamentali. In questo importante atto sono indicati chiaramente metodi e strumenti finalizzati a servire gli interessi del popolo americano nel modo migliore e realizzare un’azione governativa effettivamente orientata a fare meglio con meno: Executive Order – Using Behavioral Science Insights to Better Serve the American People A growing body of evidence demonstrates that behavioral science insights — research findings from fields such as behavioral economics and psychology about how people make decisions and act on them — can be used to design government policies to better serve the American people. Where Federal policies have been designed to reflect behavioral science insights, they have substantially improved outcomes for the individuals, families, communities, and businesses those policies serve. For example, automatic enrollment and automatic escalation in retirement savings plans have made it easier to save for the future, and have helped Americans accumulate billions of dollars in additional retirement savings. Similarly, streamlining the application process for Federal financial aid has made college more financially accessible for millions of students. To more fully realize the benefits of behavioral insights and deliver better results at a lower cost for the American people, the Federal Government should design its policies and programs to reflect our best understanding of how people engage with, participate in, use, and respond to those policies and programs. By improving the effectiveness and efficiency of Government, behavioral science insights can support a range of national priorities, including helping workers to find better jobs; enabling Americans to lead longer, healthier lives; improving access to educational opportunities and support for success in school; and accelerating the transition to a low-carbon economy. NOW, THEREFORE, by the authority vested in me as President by the Constitution and the laws of the United States, I hereby direct the following: Section 1. Behavioral Science Insights Policy Directive. (a) Executive departments and agencies (agencies) are encouraged to: (i) identify policies, programs, and operations where applying behavioral science insights may yield substantial improvements in public welfare, program outcomes, and program cost effectiveness; (ii) develop strategies for applying behavioral science insights to programs and, where possible, rigorously test and evaluate the impact of these insights; (iii) recruit behavioral science experts to join the Federal Government as necessary to achieve the goals of this directive; and (iv) strengthen agency relationships with the research community to better use empirical findings from the behavioral sciences. (b) In implementing the policy directives in section (a), agencies shall: (i) identify opportunities to help qualifying individuals, families, communities, and businesses access public programs and benefits by, as appropriate, streamlining processes that may otherwise limit or delay participation — for example, removing administrative hurdles, shortening wait times, and simplifying forms; (ii) improve how information is presented to consumers, borrowers, program beneficiaries, and other individuals, whether as directly conveyed by the agency, or in setting standards for the presentation of information, by considering how the content, format, timing, and medium by which information is conveyed affects comprehension and action by individuals, as appropriate; (iii) identify programs that offer choices and carefully consider how the presentation and structure of those choices, including the order, number, and arrangement of options, can most effectively promote public welfare, as appropriate, giving particular consideration to the selection and setting of default options; and (iv) review elements of their policies and programs that are designed to encourage or make it easier for Americans to take specific actions, such as saving for retirement or completing education programs. In doing so, agencies shall consider how the timing, frequency, presentation, and labeling of benefits, taxes, subsidies, and other incentives can more effectively and efficiently promote those actions, as appropriate. Particular attention should be paid to opportunities to use nonfinancial incentives. (c) For policies with a regulatory component, agencies are encouraged to combine this behavioral science insights policy directive with their ongoing review of existing significant regulations to identify and reduce regulatory burdens, as appropriate and consistent with Executive Order 13563 of January 18, 2011 (Improving Regulation and Regulatory Review), and Executive Order 13610 of May 10, 2012 (Identifying and Reducing Regulatory Burdens). Sec. 2. Implementation of the Behavioral Science Insights Policy Directive. (a) The Social and Behavioral Sciences Team (SBST), under the National Science and Technology Council (NSTC) and chaired by the Assistant to the President for Science and Technology, shall provide agencies with advice and policy guidance to help them execute the policy objectives outlined in section 1 of this order, as appropriate. (b) The NSTC shall release a yearly report summarizing agency implementation of section 1 of this order each year until 2019. Member agencies of the SBST are expected to contribute to this report. (c) To help execute the policy directive set forth in section 1 of this order, the Chair of the SBST shall, within 45 days of the date of this order and thereafter as necessary, issue guidance to assist agencies in implementing this order. Sec. 3. General Provisions. (a) Nothing in this order shall be construed to impair or otherwise affect: (i) the authority granted by law to a department or agency, or the head thereof; or (ii) the functions of the Director of the Office of Management and Budget relating to budgetary, administrative, or legislative proposals. (b) This order shall be implemented consistent with applicable law and subject to the availability of appropriations. (c) Independent agencies are strongly encouraged to comply with the requirements of this order. (d) This order is not intended to, and does not, create any right or benefit, substantive or procedural, enforceable at law or in equity by any party against the United States, its departments, agencies, or entities, its officers, employees, or agents, or any other person. BARACK OBAMA THE WHITE HOUSE, September 15, 2015.

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